Perché lo spread scende e il debito sale
Un sacco di gente, quella che guarda la TV con la testa nel piatto, pensa che l’attuale riduzione dello spread e dei tassi faccia fare chissà quali risparmi alla Pubblica Amministrazione italica.
Prima di tutto, se risparmi ci saranno, verranno solo dall’emissione di nuovi titoli di Stato emessi a tassi più bassi.
Secondo, il debito pubblico – di attuali 2.166 miliardi, cioè il 131% del PIL – continuerà a comportare interessi che dovranno essere trovati nelle tasche dei contribuenti.
Terzo, il fatto che i tassi dei futuri titoli saranno bassi (ma non è detto) potrebbe spingere la Pubblica Amministrazione a fare altri debiti e darsi a spese folli.
Infatti, a gennaio 2015, il debito pubblico è cresciuto di altri 31 miliardi, cioè di 60 mila miliardi di lire di una volta, a palese dimostrazione che non ci sono rimedi per chi ha le mani bucate.