Il 31 marzo 1968, Martin Luther King tenne un famoso sermone alla National Cathedral di Washington che è passato alla Storia con il suo titolo:
“Remaining Awake Through a Great Revolution”
Fra i tanti temi trattati, Martin Ford, nel libro “Rise of robots“, evidenzia questo passo per mostrare che già allora, nel 1968, il tema della fine del lavoro, e di un nuovo necessario assetto sociale, era all’attenzione della classe intellettuale americana.
“There can be no gainsaying of the fact that a great revolution is taking place in the world today. In a sense it is a triple revolution: that is, a technological revolution, with the impact of automation and cybernation; then there is a revolution in weaponry, with the emergence of atomic and nuclear weapons of warfare; then there is a human rights revolution, with the freedom explosion that is taking place all over the world. Yes, we do live in a period where changes are taking place.”
Martin Luther King si riferiva allo studio del Ad Hoc Committe on Triple Revolution, un rapporto curato da accademici, giornalisti e tecnologi (fra cui due premi Nobel) che prevedeva un futuro in cui lo sviluppo tecnologico e digitale avrebbe prodotto una grande massa di beni però ottenuti da macchine e sistemi che avrebbero richiesto poco lavoro umano.
Il rapporto suggeriva che venisse creato un reddito minimo per eliminare la povertà derivante dalla disoccupazione, eliminando nel contempo un patchwork di misure assistenziali, che è quello che vuole fare la Finlandia .
Il rapporto del comitato sulla Triple Revolution è del 1964.
Da noi, nel 2015, quasi 2016, abbiamo ancora persone che cianciano di pensioni a 70 anni, a dimostrazione della pochezza dei nostri intellettuali.