Ci sono due tipi di bambini: quelli che hanno dei desideri, (come tutti i bambini), ma sono disposti ad aspettare i tempi giusti perché la loro voglia si possa concretizzare; e poi ci sono quelli “vinciuti“, termine napoletano che sta per “bambino viziato”, quello che, appena strepita, viene accontentato ad horas da nonne, madri e zie premurose che il piccolo possa soffrire perché non ottiene subito il dolce, la caramella, il giocattolo, il gelato o il giro sulle giostre.
Ora, si dà il caso che negli Stati Uniti abbiamo fatto degli esperimenti con le due tipologie di ragazzini, cui si poneva un bel dilemma per un bambino: mangiare subito un marshmallow o aspettare la fine dell’esperimento (dopo 15 minuti) e poterne mangiare due.
Questi fanciullini sono stati poi seguiti negli anni, e si è fatta una singolare scoperta: i ragazzini che si strafogavano subito l’unico marshmallow, non hanno combinato niente di particolare nella vita, un po’ come quelli di un altro esperimento dove s’è visto che quelli che si danno da fare troppo presto in questioni di sesso hanno più probabilità di drogarsi, bere, avere comportamenti a rischio, prendere l’AIDS e altre malattie sociali.
Gli altri, quelli che hanno atteso pazientemente il momento in cui invece di un marshmallow potevano papparsene due, hanno avuto risultati migliori a scuola e nella vita, compreso un indice di massa corporea (BMI) migliore.
Ora, se applichiamo quest’evidenza al nostro disgraziato paese, vediamo subito che il disastro senza uscita in cui siamo finiti è dovuto a una massa enorme di gente “vinciuta” che ha preteso, magari anche poco, ma l’ha voluto subito: il posto pubblico, il piccolo appalto, la pensioncina, tutte cose che non arricchiscono, ma che danno quel senso di sazietà immediata che è mangiarsi un marshmallow subito invece di pensare a costruire qualcosa per domani.