Il fenomeno del bike sharing un incubo per le città
Nel corso dell’ultimo anno, diverse aziende cinesi hanno distribuito decine di milioni di biciclette colorate in diverse città del mondo, bici che possono essere noleggiate per pochi spiccioli (15 centesimi per 30 minuti) con uno smartphone.
Ofo e Mobike sono le aziende di bike sharing di maggior successo, e sono valutate in oltre 1 miliardo di dollari.
Sicome gli utenti possono parcheggiare le biciclette ovunque vogliano, il basso costo e la flessibilità attraggono decine di milioni di corse ogni giorno.
E i clienti provengono da tutti i ceti sociali, dai lavoratori ai giovani professionisti.
Ma quel è il vero modello di business del noleggio di biciclette?
Il vero scopo degli investitori è ottenere i dati di milioni di consumatori.
Aziende come Alibaba, la cui affiliata finanziaria Ant Financial è un investitore di Ofo, vede l’ opportunità di fornire altri prodotti e servizi ai clienti del noleggio di biciclette, e, inoltre, ottentogono dati preziosi sulle abitudini degli utenti.
Dati di enorme importanza strategica per Alibaba e Tencent, per ottenere dati sugli utenti abituali.
E che siano i dati il vero business, lo dimostra il fatto che le corse da 15 centesimi servono solo ad attarre nuovi clienti.
Ogni bicicletta costa fino a $440, cui si aggiungono i frequenti casi di vandalismo, che le bici non durano più di sei mesi, e un supporto di personale in continua espansione per la manutenzione e le riparazioni.
Sarà per questo che alle aziende importa poco che molte bici finiscono nei fiumi, sugli alberi o ammassate a centinaia nei depositi della polizia che le deve togliere dalla strade perché intralciano il traffico?