Perché la gente ama le bufale?
Il paradosso della libertà d’espressione è che un principio nato per diffondere la verità, si è trasformato nel diritto a dire falsità.
Ecco, la gente dovrebbe cominciare a mettere come primo punto della sua agenda che tutto può essere falsificato, manipolato, e che tutto viene sovente falsificato e manipolato.
Che è un tema che ho sviluppato in un romanzo, “Il sale sulla coda”, dove tutti vengono manipolati perchè vogliono credere a cose (palesemente false), che però – auto-montate dal loro raziocinio fallace, in una costruzione per loro reale o realistica – finiscono per fare gli interessi del manipolatore, anzi di una manipolatrice.
Quanto c’è di vero nei bilanci delle aziende, nei conti degli stati, nelle azioni politche, nelle operazioni militari, nelle corna degli artisti, nei risultati sportivi, in quello che mangiate?
Nessuno può dirlo, perché tutto è manipolabile, e sicuramente molto è manipolato. Soprattutto quando sono in ballo i denari, spesso quando sono in ballo i vostri denari, che servono alla reale crapula dei ricchi.
Ma diciamoci la verità. Ma voi la volete veramente la verità?
O pur sapendo che è tutto falsificabile, vi fa comodo credere alle narrazioni e alle favole?
E perché vi fa comodo? Perchè sapere la verità, farebbe crollare tutto il vostro mondo di certezze, comprese quelle personali, lavorative, familiari e genitoriali.
Insomma, aveva ragione Caterina Caselli: la verità vi fa male, lo so.
Per cui, molto spesso, la Verità, che dovrebbe essere nuda, si deve ammantare di un qualche velo, in modo che il saggio riesca a intravederne la bellezza.