…anche se sono un classico FOMO
Attenzione! Questo articolo non è un consiglio per investire!
Era il 1960, ero in terza media, e la mia scuola statale (un appartamento!) era stata ripresa dai proprietari. Così noi andavamo di pomeriggio in una scuola magistrale.
Questo significava entrare a scuola proprio quando usciva il fior fiore delle magistraline, cosa che creava un certo “dramma”: andare a scuola o fare filone?
Un giorno di sole, mentre aspettavamo di entrare, arrivò un soggettone con una “scoperta”: un metodo per fare soldi attraverso uno schema piramidale. All’epoca non conoscevamo né la truffa né il suo funzionamento.
Arrivò il nostro professore di matematica, un tipo burbero, che amava farci capire le cose in modo pratico. In classe, ci spiegò come funzionava uno schema piramidale: dal punto di vista matematico e del suo inevitabile fallimento. Ci mostrò che, prima o poi, la catena si sarebbe interrotta. I primi dello schema avrebbero guadagnato, mentre gli ultimi avrebbero perso soldi e la fiducia nell’umanità.
Le criptovalute oggi sembrano seguire un principio simile. Sebbene inizialmente fossero proposte come una “honey trap” (cioè un’esca), destinate a chi cercava un sistema di valori non tracciabile, il loro utilizzo reale sembra aver preso una piega diversa. Criminali, terroristi e faccendieri, attratti dall’idea, sono stati comunque tracciati da chi dispone dei mezzi per farlo.
Come uno schema piramidale, il successo delle criptovalute dipende dall’arrivo di nuovi investitori. Perché funzionano nonostante il rischio? Perché ci sono sempre persone attratte dalla paura di perdere un’occasione (quella che gli americani chiamano “Fear of Missing Out”, o FOMO).
Secondo un rapporto di Crypto.com, nel 2023 il numero totale di utenti di criptovalute è aumentato del 34%, passando da 432 milioni a 580 milioni. Nel 2024, il numero ha raggiunto i 617 milioni. In Italia, i dati dell’Organismo Agenti e Mediatori (OAM) indicano che oltre un milione di persone possiedono criptovalute, con un portafoglio medio di circa 820 euro. Con il 2,4% della popolazione coinvolta, l’Italia si posiziona al settimo posto in Europa.
Le criptovalute, quindi, continuano ad attrarre milioni di nuovi utenti, e questo, collegato all’enorme numero di persone che popolano il pianeta -8b in crescita – dovrebbe permettere allo schema di non fermarsi, a meno di interventi e divieti dei governi, o di eventi imprevedibili.
Ma come ci insegnò il mio professore di matematica, può sempre accadere che lo schema si blocchi, e chi arriva per ultimo rischia di rimanere con un pugno di mosche.
