Un paese in vacanza

Vacanzieri
Vacanzieri

l personaggi principali di queste tre rappresentazioni sono di quell’ordine di persone che ho voluto prendere di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non ricco; poiché nobili e ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualche cosa di più degli altri. L’ambizione de’ piccioli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo ch’io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se fia possibile.

Sono passati 252 anni e il compito che si era riproposto il buon Goldoni non solo non è riuscito ma gli italici hanno portato a vette inaudite le smanie per la villeggiatura.

Tanto che il paese ormai si è inguiato di debiti – pubblici e privati – per far vivere decine di milioni di persone in una specie di villeggiatura continua, fatta di una scuola che a fine maggio ha in pratica chiuso un anno scolastico, costellato di feste e festicciole, e di tribunali che ad agosto chiudono baracca e burattini, quando solo nel civile le cause pendenti sono milioni, per non parlare di ricorsi tributari e di quelli amministrativi che durano 10 anni, se tutto va bene, e se la Cassazione non rimette tutto in gioco, e se poi quello che perde la causa è intenzionato a pagare, perché, in quel caso, si riparte con la giostra giudiziaria.

Gli italici, peggio dei personaggi di Goldoni, hanno un solo scopo nella vita: la vacanza, il week-end, il ponte, le feste di Natale, quelle di Pasqua e infine la villeggiatura.

Parola che viene da villa, e infatti, i laghi, le coste e le montagne italiche sono devastate da milioni di ville,villette e appartamenti dove andare a celebrare l’unica cosa che interessi all’italico popolo vacanziero: la grigliata, le chiacchiere inutili fatte di leggende metropolitane e qualche apprendimento su come allungare la vacanza con il certificato medico compiacente o su come il collega possa timbrare il cartellino alle 17 quando il titolare dello stesso è già al mare a godersi la sua furberia, alle spalle di chi gli da un lavoro o dello Stato, uno stato ben contento di mantenere quest’allegra brigata che certamente voterà per chi conserverà centinaia di migliaia di posti inutili, che allegramente fa crescere il debito e mantenere un apparato il cui solo scopo è dare a questa masnada di nullafacenti uno stipendio per comprarsi la villetta e la benzina per andarci.

L’unica cosa che è cambiata rispetto al 1761 e che quella che Goldoni chiamava classe “civile”, è oggi una massa informe di gente volgare, sciatta, ignorante, abbuffina e rapace, senza un futuro degno di questo nome, nè personale né collettivo.

Gente perennemente in vacanza.

Senza fare niente.

Praticamente morti.

Democrazia elettronica

Rischi_Democrazia_elettronica

Una delle idiozie più grandi (e purtroppo più gravi per la libertà di una nazione) e di cui parlano i grillini, è la democrazia diretta che, secondo loro, si potrebbe finalmente attuare utilizzando internet.
Secondo questi talebani elettronici si potrebbe trasformare il paese in una grande agorà dove tutti potrebbero votare sulle cose da legiferare.

Ecco, primo problema. Tutti? Certamente no, perché internet non è nè a disposizione di tutti e non tutti possono utilizzarla perchè richiede un minimo di scolarità che milioni di persone non hanno. Quindi, come si fa a far votare “tutti” su materie complesse se non molto complesse?

Poi c’è il problemino della sicurezza e della segretezza del voto. Un problemino che, secondo tutti i veri esperti di sicurezza non ha soluzione. Ma, hai visto mai? Magari Grillo e Casaleggio hanno risolto questo problema e potrebbero fare un sacco di soldi vendendo a Stati, province, contee, comuni, e anche società per azioni, un metodo sicuro per votare a distanza tramite voto elettronico.

La realtà è che la catena di dispositivi, hardware e software, che vanno dal nostro PC (o smartphone o tablet) alla macchina che raccoglierebbe il voto, è cosí grande e variegata, in gran parte non controllabile da una entitá centrale, per cui nessuno può giurare che il voto dato su una certa mozione sia espresso dalla persona legittimata a farlo, che non venga alterato durante il percorso e che chi lo riceve non lo alteri per suoi interessi.

E credo che questo basti a definire quale sia lo spirito di questi innovatori che sparano ipotesi che purtroppo non sono risibili ma oltremodo pericolose per la liberta e la democrazia.

Alleviamo politici irresponsabili

Quest’idea che il governo centrale istituisca e chiuda provincie, comuni e comunità montane, non è solo anti-democratica ma va proprio contro la necessità di responsabilizzare i politici locali.

Essere sotto la scure di Roma o sotto le sue sempre gonfie tette, non fa che aumentare la dipendenza economica dei politici locali e il loro senso di irresponsabilità verso soldi che loro non raccolgono sul loro territorio, dai loro cittadini, per cose che i loro elettori vogliono.

In questo modo, a fronte di qualche taglio di comuni piccoli e provincie minori, gli altri politici locali continueranno ad agire come quindicenni con la tessera bancomat di papà in mano: spesa libera ed ad libitum.

Sesso e Potere

Qualche lettore del mio romanzo “Il sale sulla coda” mi ha chiesto il perchè ci sia tanto sesso in un giallo nel mondo finanziario e, facendo una tale osservazione, mi rendo conto dell’abisso che separa la gente comune da quelli che, a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi bandiera, gestiscono il potere.
Perchè per la gente “normale” è veramente difficile capire che la sessualita’ sfrenata dei VIP non è uno dei loro tanti privilegi bensi’ scopo principale per la conquista del potere, uno scopo uguale a quello dei malavitosi che cercano il guadagno facile per la soddisfazione immediata di stimoli incontrollabili per la quale si è disposti anche ad uccidere, cosa che fa anche il potere quando scatena una guerra.
Purtroppo, anche se ogni giorno scopriamo i vizi dei potenti, la gente “normale” non vuole credere a cio’ che vede, anzi, cerca puerili e patetiche giustificazioni per il proprio capo-branco, dimostrando che la parte specifica del cervello umano, quella razionale, si arrende a quella da animale gregario continuando a pagare la malavita e la classe dirigente con il proprio lavoro.