Portugal Telecom e la brasiliana Oi stanno per fondersi per dare vita ad un’azienda con 100 milioni di utenti, 7 miliardi di capitalizzazione e ricavi per 12,4 miliardi.
Un’ottima occasione per aggregare tutta o parte di Tim Brasil, una delle poche cose di valore di Telecom Italia sulle cui sorti piangono lacrime di coccodrillo giornalisti, fornitori e politici che non hanno ancora capito che ormai si va verso altre fusioni di telco, in un mercato che sarà sempre più dominato da grandi gruppi e dove, non solo la nostra povera Telecom, ma pure Telefonica, France Telecom e Deutsche Telecom hanno poche possibilità di competere.
A meno che, anche i loro governi non dichiarino queste compagnie materiale strategico e le nazionalizzino (in qualche modo) a vantaggio di pochi e con i soldi dei contribuenti. Ovviamente.