Funzionerà l’ABS di Draghi?

Mario Draghi ha annunciato finalmente una delle misure non convenzionali per farci uscire dal pantano della recessione: l’acquisto di ABS, il che vuol dire che, in parole povere, che la BCE acquista dalle banche i prestiti che queste hanno fatto alle aziende e in cambio gli dà euro freschi che alle banche (che non hanno più soldi) possono servire per fare quei prestiti alle imprese che non oggi non possono fare “anche” per mancanza di liquidità delle banche stesse.

Però, un programma di acquisto di ABS basato su prestiti alle aziende non ha effetti immediati, perché ci vuole troppo tempo, dato lo stock esistente sul mercato per questo tipo di prestiti (che è di soli €10 mld), e a causa della complessità tecnica dell’operazione, e quindi meglio non farsi illusioni: non ci sarà nessun effetto sull’economia reale prima di metà dell’anno prossimo. 

Perché il programma abbia successo, la BCE deve acquistare anche i crediti non fatti alle imprese, come gli ABS garantiti da mutui e da crediti al consumo, e anche incoraggiare l’emissione di titoli su prestiti alle PMI e su una scala mai vista prima nella storia bancaria mondiale.

Se la BCE non lo fa, e il programma rimane basato solo sugli ABS esistenti, avrà un impatto minimo, e quindi, – come avevo scritto già nel 2008, nel 2009 e nel 2011 – la BCE dovrà necessariamente acquistare ABS garantiti da mutui e da crediti al consumo per avere un impatto rilevante sull’economia.

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