Bastonare la Grecia?

cappi_01

Quello che i tedeschi (ma anche buona parte degli italici) vogliono dai greci è una fesseria economica: perché a ogni giro di tagli, la recessione peggiora, sale il marasma sociale, cresce la paura, scappano i capitali e pure gli investitori.

Tedeschi e italici sono solo dei sadici che si stanno accanendo su un paese che è stato governato da masochisti, e oggi, da giocatori d’azzardo senza strategia.

Volere una restituzione totale del debito, – cosa impossibile data la situazione – è solo perché nella testa bacata dei tedeschi (e in quella dei loro leccacoda italici) c’è l’idea perversa di dare una lezione ai greci: insomma, una questione di principio, non un principio di soluzione alla questione.

Ma dai tedeschi cosa altro ci possiamo aspettare, se non rappresaglie?

E pure dagli italici, – sempre pronti a vendersi al migliore offerente – perché ci dovremmo aspettare clemenza per la Grecia? I politici italici vogliono solo tirare per i piedi i greci mentre il boia tedesco gli fa scorrere il cappio intorno al collo.

Perché? Perché gli italici sperano di avere clemenza quando anche l’Italia, – ormai in una recessione senza possibilità di recupero – chiederà clemenza.

Tutto questo mentre la stragrande maggioranza degli economisti (non tedeschi e non italici) concorda sul fatto che il debito deve essere ridotto, forse della metà, e che deve cessare una politica fiscale idiota che crea solo sfiducia e terrore.

La storia economica insegna che se si condona una parte del debito, ci può essere un veloce ripresa, che si basa soprattutto su un rapido ripristino della fiducia.

In economia, la politica del bastone (quella che tedeschi amano per se e per gli altri e quella che gli italici vogliono soprattutto per le famiglie degli altri) non funziona: l’economia cresce con la fiducia, non esportando la paura.

2 pensieri riguardo “Bastonare la Grecia?

  1. In passato ha funzionato; anche in Argentina.

    Il vero problema è che gli stati possono ripetere gli stessi errori, quelli che li hanno portati a riempirsi di debiti e ritrovarsi in un nuovo circolo vizioso.

    Sta accadendo all’Argentina post default, e sta accadendo all’Italia, che non fa altro che ripetere gli errori dei Savoia che, pieni di debiti, furono costretti dai creditori inglesi ad andare a saccheggiare la Lombardia e il Regno di Napoli, utilizzando gli utili idioti mazziniani e quel delinquente di Garibaldi, ed è successo di nuovo nel 26, quando Mussolini consolidò il debito pubblico e, dall’oggi al domani, il debito ereditato dalla Grande Guerra divenne tutto trentennale, a tasso fisso, e in pratica scomparve.

    E dopo la Seconda Guerra Mondiale, ci pensò Einaudi a far sparire il debito pubblico creando un’inflazione tale che i risparmiatori in pratica si trovarono in mano carta da parati e pure una disoccupazione spaventosa che avrebbe consentito al Partito Comunista di prendere il potere se non fossero arrivati, per fortuna, i soldi del Piano Marshall americano.

    Accadrà di nuovo alla Grecia, all’Argentina e all’Italia?

    Non lo sappiamo, il futuro è nel grembo di Giove.

    Per il momento, non possiamo non tentare di riportare sui binari il treno greco alleggerendolo di almeno metà del debito.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...