Il governo sposa l’idea della settimana corta
La notizia arriva dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, quello retto da Adolfo Urso, che avrebbe sposato l’idea del segretario della Cgil, Maurizio Landini.
Un provvidimento che avrebbe un grande impatto sull’organizzazione delle aziende, già costrette a ripensare i tempi del lavoro causa smart working, home working e tante nuove forme di gestione dei lavoratori e soprattutto dei processi.
L’esperimento condotto in UK, ha dimostrato che la produttività non solo non cala, ma ci sono aumenti dovuti alla maggiore efficienza ed efficacia del nuovo modo di organizzarsi.
Ma un grande impatto lo avrà anche sull’ecologia, eliminando una giornata intera di traffico, di pendolarismo, di stress delle strutture e delle persone.
Sono infatti le persone che avranno i maggiori benefici, con un migliore equilibrio vita – lavoro.
D’altra parte, l’accelerazione in automazione, che oggi può impennarsi grazie alle AI, non richiede più un lavoro di tipo fordistico (anche fra i colletti bianchi) ma un lavoro per obiettivi.