Crisi: effetti collaterali involontari.

Per effetto della crisi finanziaria, che sta bruscamente piegando verso quella economica, il 45% degli americani ha ridotto il consumo di cibo per risparmiare denari; un incremento del 12% rispetto al 2007.

Avremo perciò meno coronarie schiantate dal cibo spazzatura e meno persone a rischio diabete, ma aumenterà la pubblicità di merendine e bibite gasate che si contenderanno gli slot TV con le case automobilistiche che pretenderebbero che ci compriamo, un anno sì ed uno no, un’auto da 30.000 euro, cioè il doppio dello stipendio di un impiegato.

Insomma, meno cibo spazzatura ma più TV spazzatura!

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