A Berkely, in California, covo di contestatori negli anni 60, si sono convertiti al militare, con una ricerca, finanziata dalla DARPA, per pilotare degli insetti per azioni di spionaggio e forse per eliminare nemici troppo protetti.
Quelli della DARPA si saranno chiesti: ma invece di mandare i Navy Seal, con elicotteri e tutto il resto, a far fuori il cattivo di turno, perché non ci mandiamo un insetto? Costo minimo e niente rifornimento in volo.
Un insetto opportunamente modificato, con l’inserimento di un chip elettronico, che ne permette il pilotaggio tramite uno smartphone.
Detto, fatto, gli scienziati di Berkeley hanno trasformato un grosso insetto volante in una specie di mini drone che potrà spiare conversazioni o magari lasciare un virus letale sulla maniglia della porta del gabinetto del cattivone nemico degli USA.
La cosa inquietante è che questo kit costa pochi dollari. Ed è in vendita. Per cui, chiunque, con un po’ di nozioni di anatomia degli scarafaggi, potrà trasformarli in un microfono volante per sapere cosa fa il maritino con la badante del nonno quando la moglie va a scuola a insegnare.
Ma e’ inquietante!! Quando la realta’ supera la fantascienza….
La fantascienza da noi é sempre stata considerata letteratura minore mentre un panel dell’Economist la ritiene la letteratura della nostra epoca. Una differenza non sottile.