Errare è umano, perseverare è proprio dei banchieri centrali

Jean Claude Trichet e Lorenzo Bini Smaghi, due della genìa dei doppio-nome o doppio-cognome, hanno detto , urbi et orbi, che loro i tassi a livello USA, UK o Giappone, non li porteranno mai, al limite scenderanno al’1%, fra poco, per farli risalire al primo miglioramento.

In fondo c’è da apprezzarli: in questo mondo di versipelle loro almeno sono coerenti, fino alla feccia; peccato che le conseguenze le sconteranno i milioni di lavoratori che perderanno il posto, quei poveretti con i mutui che vedranno schizzare in alto le rate e gli imprenditori che, con un euro di nuovo alle stelle, non potranno più esportare.

Paccomanzia

Secondo Tremonti forse non ci sarà una devastante crisi finanziaria e questo lo deduce dal fatto che il numero di lettere e pacchi spediti, in discesa nei mesi scorsi, si è stabilizzato.

Una volta, ansiose bocche andavano da madama di Tebe per chiedere a cuori e picche qualcosa del proprio futuro, altri si rivolgevano ai fondi di caffè, piuttosto che alla mano, al volo degli uccelli, all’astrologia e anche alla classica palla di vetro.

Oggi, nell’era dei computer, di sofisticati modelli econometrici, di leggi della termodinamica applicate alla borsa, abbiamo una nuova forma di divinazione: la paccomanzia.

E adesso sì che ci dobbiamo preoccupare!

Priorità

Una ricerca dice che le cose cui i consumatori americani sono disposti a rinunciare sono in ordine di probabilità
(10 = probabilità massima, 0 = minima)

7,2 Mobili e attrezzature per la casa
7,2 Scommesse
6,8 Ristoranti, pub, club, discoteche
6,6 Elettronica di consumo
6,6 DVD, musica, video-giochi, libri
6,5 Lavori per la casa
6,4 Palestre, golf e altri sport
6,2 Vacanze, gite, weekend
5,9 Cibi costosi, sofisticati e/o biologici
5,6 Vestiti e scarpe
5,5 Cellulari
4,7 Cura della persona, cosmetici e toiletterie
3,9 Linea telefonica fissa
3,5 Banda larga

Da cui si vede che la massa è molto meno fessa della classe dirigente mondiale e sceglie quello che è veramente necessario: il comunicare, la cura di se, i contatti e Internet, sopratutto!

Manager a stampo

Negli USA ci si chiede quello che da tempo avevo scoperto:

che la crisi è figlia legittima di cosa è stato insegnato ai futuri manager nelle scuole di Business Administration, quelle costosissime scuole dove si prende quel benedetto MBA che apre le porte per prestigiose carriere nelle multinazionali.

Per me è la scoperta dell’acqua calda quando si considera che i manuali per gli MBA sono avulsi dalla realtà, sopratutto se l’obiettivo non è insegnare a gestire la crescita ma quello di massimizzare il profitto per gli azionisti (e basta), anche a costo di ignorare l’etica e di distruggere la vita di tanti lavoratori trattati come vecchie ciabatte buone solo per il cassonetto.

Insomma, stiamo assistendo a una distruzione da manuale.

Soldi in saldo

Jatevenne in napoletano è l’imperativo per l’italiano andatevene, ma non ha la stessa forza semantica dell’urgenza di togliersi qualcuno dai piedi ambressa…ambressa

Anche American Express sta dicendo ai suoi clienti americani di andarsene ASAP,

Infatti ha proposto ai suoi clienti in rosso di saldare il debito e chiudere il conto, offrendo, come incentivo, una carta prepagata con 300$ a chi si toglie dalle scatole entro il 30 aprile.

Della serie: al nemico che fugge ponti d’oro.

Insomma siamo ai saldi sui soldi.

Sarebbe carino che anche le banche facessero lo sconto a chi ha un mutuo e volesse rimborsarlo prima. Invece, di solito, le banche applicano una penale a chi paga prima.

Vediamo quanto resistono pure loro alla necessità di fare i saldi.