Avatar di pedroelreyDatamediahub

Nielsen, come certamente molti sapranno, ha diffuso i dati degli investimenti pubblicitari per mezzo del 2012.

Rispetto al 2011 si assiste ad un calo, ad un tracollo, a doppia cifra per tutti i mezzi televisione inclusa. Anche internet, per quanto riguarda Display, Performance e Classified/Directories, frena bruscamente e dai tassi di crescita double digits del primo semestre chiude al +5,3%  il totale anno a causa delle forti flessioni dei mesi di novembre [- 8.3%] e dicembre [- 10.3%].

ADV nielsen-tot2012

Il commento ai dati di Alberto Dal Sasso, advertising information services business director dell’istituto di ricerca e rilevazione, è stato riportato, facendo copia e incolla fondamentalmente [come d’abitudine?], da tutti i principali organi d’informazione ed ovviamente dalle testate specializzate:

In termini reali vale a dire che, al netto dell’inflazione (ISTAT), si torna addirittura a livelli del 1991; questo fa quindi pensare ad un cambio strutturale e non congiunturale nella sua composizione.

Nel commento c’è…

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Gentry

Little_Big_Horn_Battle

L’affare MPS crea grande imbarazzo nei media.

E sì! Non sanno proprio che pesci prendere.

MPS sta a Siena, città che non è il Nord operoso dove uno scandalo bancario (parecchi in verità in questi anni) viene subito dimenticato dai media e sostituito da qualche bella notizia che viene da Avellino, spacciata per Napoli per dare più colore. Napoli, nel bene e nel male, è sempre una prima donna.

La camorra, la delinquenza vera, è sempre un bel coperchio, comodo e disponibile, per far dimenticare scandali bancari oltre la linea del Rubicone.

Meglio non confondere i camorristi in jeans griffati con i delinquenti in grisaglia e gessato d’ordinanza da 15mila euro.

Purtroppo MPS non sta oltre la linea Gustav, in quel meridione che passa per sentìna di ogni scandalo e di ogni nefandezza, luogo di pecoroni che da 160 anni sopportano lo scarpone del bersagliere che schiaccia la faccia del cafone speranzoso di riscatto.

MPS, sta lì, nella terra di mezzo, la Toscana di grandi vini e di grandi bestemmiatori.

Immagino, su nei cieli, cosa devono aver sentito dopo che i senesi, intenti alle loro disfide di burletta per guadagnare uno straccio di palio, si sono accorti che avevano ormai uno straccio di banca.

E MPS non sta nemmeno a Roma, dove si poteva creare un bel romanzo d’appendice fra preti, monsignori, politicume, travestiti, attricette, cocotte e banda della Magliana (che ci sta sempre bene); come gli sarebbe piaciuto alla giornalista di sinistra con marito ex Lotta Continua, ora primario di ginecologia, dimostrare che Roma, caput mundi, è invece caput munnezza.

E no! MPS sta a Siena, feudo comunista da secoli, comunisti duri, puri ma ormai oppressi dal desiderio di gentryfication per cui il meglio è avere un posto in banca, meglio se in una banca d’affari (per rifilare derivati ai comuni amici), meglio alla LSE e magari alla BCE, e se proprio ci si vuole accontentare, un posticino in un’autorità di vigilanza che, come il settimo cavalleria a Little Big Horn, arriva sempre quando il massacro è già stato compiuto, il (direttore) generale Custer è scappato con la cassa, lasciando un bel buco che Pantalone Monti, o Pantalone-chi-verrà-dopo, coprirà con i soldi di altro debito pubblico.

A questo punto, forse il PCI, ora PD, che qualcuno storpia in Partito Derivati o Partito Default, cambiasse in PBI: Partito Banchieri Italiani.

Mi sembra molto più appropriato.

Organi a stampa

La notizia di questi giorni è che Orgonovo (un nome che è tutto un programma) e Autodesk, l’azienda che produce l’Autocad, uno dei più diffusi software per il disegno tramite computer, hanno deciso una collaborazione per creare un software per progettare organi umani in 3D, che poi saranno costruiti, cellula per cellula, da una bio-stampante capace di creare tessuti umani spessi un millimetro, e Orgonovo ha messo a punto un bio-inchiostro che serve a costruire un organo umano depositando uno strato di cellule dopo l’altro fino a replicare un rene nuovo di zecca.

L’altra notizia è che siamo ormai oltre i 7 miliardi di esseri umani che, con le belle pensate di Orgonovo e di Autodesk, corrono pure il rischio di avere disponibili tutti i loro pezzi di ricambio a basso costo, e senza nemmeno la brutalità del riccone cinese di andare a comprare un rene da un poveraccio nelle campagne interne della Cina o nelle baraccopoli di Mumbai.

Si tratta certamente di progresso: niente più attese per trapianti, niente più protesi di silicone per ricostruire un seno, forse niente più mutilati e invalidi, e lunga vita per tutti, salvo finire maciullati sotto alla metropolitana.

Certo qualche implicazione c’è che dovrebbe far riflettere chi governa sul che fare quando queste cose accadranno. E non certo il fatto che si salveranno delle vite umane rimesse in gioco da un bel pezzo di coratella ricostruita ad hoc.

Le implicazioni sono sopratutto economico-sociali: come faremo a gestire altri miliardi di persone che in pratica befferanno la morte spostandola sempre più lontana nel tempo?

Secondo Emendamento

Dopo certe tragedie americane, un sacco di nostri commentatori mette mano alla penna e scrive senza aver mai letto il Secondo Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America, un emendamento, cioè una cosa aggiunta apposta per integrarla in un punto ritenuto fondamentale, cosa che fa pure il Primo emendamento, quello sulla libertà di parola.

La libertà di possedere e portare armi è stata stabilita per difendersi da un eventuale potere dispotico, ovvero da quello di uno stato centrale che debordi dai suoi confini istituzionali e vada ad interessarsi delle cose di una cittadina dell’Ohio o vada a sindacare i conti dell’Alaska.

Infatti, ogni stato ha la “sua” Guardia Nazionale, la sua polizia, e ce l’ha anche ogni comune.

Gli Stati Uniti non sono un paese regolamentato dal centro, come accade da noi dove il governo centrale mette le tasse, la riscuote e poi la dispensa pure, rendendo così irresponsabili sindaci e assessori che non devono confrontarsi con i loro cittadini cui direttamente avessero chiesto soldi per opere e spese inutili, spesso personali.

Purtroppo questo stato di cose, previsto in costituzione, provoca queste tragedie: ma nella cultura di indipendenza locale che impregna l’America, potrà mai esserci un politico a livello nazionale che voglia modificare e/o abolire secondo emendamento?

Sembra difficile, perché verrebbe visto come il primo atto di un potere centralizzato, assolutistico e dispotico.