The witch is dead (la strega è morta), una canzoncina tratta dal film Il mago di Oz, è al secondo posto fra i brani più ascoltati in UK.
Quelli che odiavano la Thatcher (me compreso) si sono sfogati così, come se la morte della strega potesse eliminare i giganteschi danni fatti al Regno Unito (e al mondo) dalla signora che s’era fatta rifare il seno dalla sanità pubblica.
Tanti danni. Tantissimi. E in questo aiutata da Reagan e dalla banda Clinton, tutti insieme concordi nel lasciare le banche libere di fare disastri, da cui solo pochi paesi stanno uscendo, anche se con ferite non rimarginabili.
Ma il danno più grave inferto al tessuto economico dalla strega Maggie è di aver snerbato il sindacato – e in questo imitata in tutt’ Europa – con la conseguenza che il sindacato è stato messo in un angolo e ha cessato il suo ruolo darwiniano nella società economica che è quello di favorire la crescita delle imprese sane.
Perché, paradossalmente, il sindacato ha un ruolo positivo quando fa il suo mestiere, cioè chiedere più salario e migliori condizioni di vita e di lavoro.
Il sindacato diventa un pungolo per le imprese a migliorare. Un soggetto che costringe l’impresa ad automatizzare che, come insegna Stiglitz, fa aumentare la produttività e permette di avere lavoratori più specializzati, meglio pagati anche se magari un numero inferiore a prima dell’automazione.
Invece, un sindacato bastonato, sconfitto non puó che limitarsi a difendere quello che c’è e certamente non a chiedere di più.
La prova l’abbiamo in Italia: salari di fame, poca produttività, nessuna automazione, innovazione che non si fa e in compenso un sacco di posti di lavoro (pagati poco), nel pubblico e nel privato, solo sprechi di denaro e illusioni per le imprese e i lavoratori che le cose continueranno sempre così. Ma non è così: la concorrenza mondiale alla fine distrugge prima le imprese poco competitive e poi un sistema economico che si regga sulla distribuzione iniqua della ricchezza, ormai in mano a poche persone che, non pungolate da un sindacato combattivo, certamente non aumenterà i salari spontaneamente.
E come dice l’adagio “chi troppo vuole (solo per se) alla fine nulla stringe”
Allora la ‘colpa’ è dei Sindacati? Se solo di ‘colpa’ si possa parlare e non invece di una molteplicità di fattori negativi concatenati…
E poi neanche automatizzare basterà. La ripresa, se una ripresa prima o poi ci sarà, avrà i connotati di una jobless recovery…